Rojc (Pd) commemora gli antifascisti giustiziati nel 1941: "Ora i fascisti sono nelle istituzioni"
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Rojc (Pd) commemora gli antifascisti giustiziati nel 1941: "Ora i fascisti sono nelle istituzioni"

La senatrice Tatjana Rojc (Pd), ha commemorato i cinque antifascisti giustiziati il 15 dicembre 1941 con sentenza del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, al termine del cosiddetto secondo processo di Trieste

Rojc (Pd) commemora gli antifascisti giustiziati nel 1941: "Ora i fascisti sono nelle istituzioni"
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18 Dicembre 2022 - 21.11


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Ora e sempre Resistenza: “La Resistenza ha ridato dignità agli italiani. Ma è stata, per noi sloveni del Litorale, una necessità perdurata per un quarto di secolo: non avevamo altre vie d’uscita per difendere ciò che eravamo. E abbiamo pagato col sangue il nostro bisogno di libertà e democrazia”.

Lo ha detto oggi nella località di Opicina a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd), commemorando i cinque antifascisti giustiziati il 15 dicembre 1941 con sentenza del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, al termine del cosiddetto «secondo processo di Trieste» che vide imputati 60 antifascisti «di varia natura: comunisti, nazionalisti sloveni, terroristi, cattolici, demo-liberali» (sentenza del 14/12/41), colpendo particolarmente gli oppositori sloveni.

«Io non credo nella memoria condivisa, credo invece – ha spiegato la senatrice – nel rispetto delle singole memorie, che è stato anche il senso di quella stretta di mano dei Presidenti Mattarella e Pahor in due luoghi simbolo il 13 luglio del 2020». E ha ammonito che «alle provocazioni dei nuovi fascismi, a coloro che col braccio teso nel saluto fascista salutano a Predappio la memoria di Mussolini, che hanno potuto sedersi sugli scranni delle Istituzioni più alte, non possiamo rispondere con il loro stesso linguaggio, che è il linguaggio della violenza. La nostra risposta – ha affermato Rojc – è quella della riflessione, della memoria, dello sguardo rivolto verso il futuro, dell’Europa dei popoli e non delle dittature».

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