Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, insieme a una delegazione del sindacato era nell’Aula Paolo VI, in Udienza da Papa Francesco.
“Vogliamo essere un sindacato di strada per affermare i diritti della persona nei luoghi di lavoro e nel territorio. Ci rivolgiamo a lei perché seguendo il suo insegnamento, quello che ha detto e in particolare avendo letto attentamente le sue encicliche ‘Laudato Sì’ e ‘Fratelli tutti’, abbiamo trovato una grande consonanza sui problemi, sulle preoccupazioni che oggi travagliano l`umanità e il mondo”.
“La sua costante ricerca del dialogo tra diversi, l`invito alla fratellanza e del prendersi cura degli altri sono la condizione per realizzare, qui ed ora, quella rivoluzione culturale e quella trasformazione sociale di cui anche noi avvertiamo il bisogno per dare un futuro al nostro pianeta. Un cambiamento profondo fondato su un diverso e gioioso rapporto tra uomo e natura, su un nuovo umanesimo, non sulla logica del mercato e del profitto, ma sul superamento dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo”.
“Ci convince quella idea di ecologia integrale che è una nuova visione economica, sociale ed ambientale che pone al centro la persona, i suoi diritti e l’ambiente respingendo la cultura dello scarto”.
“C’è ancora troppo lavoro precario, caporalato, lavoro nero, sfruttamento ed una disoccupazione che cresce per giovani e donne, in particolare nel Mezzogiorno del Paese. Così si calpestano i diritti e la dignità di intere generazioni e la precarietà diventa un eterno presente. Si mortifica la speranza nel futuro perché si impedisce la costruzione di progetti di vita”.
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