Conte (M5s) ad Avvenire: "Il governo Meloni asseconda l'escalation militare e ingrassa l'industria bellica"
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Conte (M5s) ad Avvenire: "Il governo Meloni asseconda l'escalation militare e ingrassa l'industria bellica"

Giuseppe Conte contro il governo Meloni: “Sarò franco e chiaro: mi sembra che questa manovra dica ai comitati d’affari “ora ci siamo noi, potete dormire sonni tranquilli”.

Conte (M5s) ad Avvenire: "Il governo Meloni asseconda l'escalation militare e ingrassa l'industria bellica"
Giuseppe Conte
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27 Dicembre 2022 - 10.16


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Nell’intervista ad Avvenire in cui ha annunciato il nome di Donatella Bianchi a candidata presidente del M5s per la Regione Lazio, Giuseppe Conte ha affrontato anche i temi caldi del governo Meloni, a partire dalla rimozione del Reddito di cittadinanza.

“Se non avessimo alzato il livello di guardia lo avrebbero cancellato subito. Noi continueremo a difenderlo in tutte le sedi istituzionali e a dire che questo pervicace accanimento verso i poveri e verso i nostri ragazzi porterà a un disastro sociale. Lo Svimez dice che con la crisi avremo 700mila nuovi poveri. Siamo anche pronti a confrontarci sul miglioramento del Reddito, ma non ci spero sinceramente. Perché la manovra parla chiaro, ha dei segnali chiarissimi”.

“Nei giorni del varo della manovra alla Camera mi è apparso chiaro che questa maggioranza è molto divisa internamente, ma si cementa su tre punti. Il primo, l’accanimento verso chi è in difficoltà, ai quali togliere non solo la possibilità di accedere al Reddito, ma anche l’idea stessa di aspirare ad un lavoro degno. L’ho chiamato “schiavismo 2.0”. 

E poi trovano convergenza su un secondo punto, quando devono aprire autostrade a evasori, corruttori, comitati d’affari, con il risultato di costruire una giustizia censitaria che accarezza affaristi e corruttori mentre è inflessibile con le persone normali. Terzo punto: sono assolutamente determinati ad assecondare l’escalation militare e ad ingrassare l’industria bellica”.

“Sarò franco e chiaro: mi sembra che questa manovra dica ai comitati d’affari “ora ci siamo noi, potete dormire sonni tranquilli”. Quindi non solo è una manovra pavida, sottomessa alle regole dell’austerity, ma è anche una manovra ingiusta che aumenterà le disuguaglianze sociali. E la conferma arriva dal nuovo Codice degli appalti e dalla rimozione di presidi di legalità: scelte che espongono i 200 miliardi del Pnrr a un assalto alla diligenza da parte di criminalità e malaffare”.

Sulla guerra in Ucraina

“Intanto voglio ribadire che noi non abbiamo mai autorizzato per cinque volte cinque diversi invii di armi. Una sola volta abbiamo votato il decreto di sostegno all’Ucraina, datato marzo 2022. Poi la situazione è costantemente cambiata. I primi invii servivano a riequilibrare l’asimmetria militare tra Ucraina e Russia. Oggi proseguire su questa strada significa favorire l’escalation. L’unica alternativa alla carneficina è un negoziato per una pace credibile, giusta e duratura. Nessuna resa di Kiev, ma bisogna fermare l’escalation militare. Noi non autorizzeremo nuovi invii di armi”.

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