Va bene l’entusiasmo, ma diventare gli Emilio Fede di qualcuno è sempre sbagliato, per quando Giuseppe Conte non sia Berlusconi, gli aedi sono sempre persone che sviliscono il loro ruolo. E da Pecoraro Scanio ci si aspettava maggiore sovrietà.
«Conte ha fatto una scelta di apertura alla società civile con una candidata indipendente, davvero civica, ecologista e progressista. Anche l’elettorato Pd, non schiavo delle correnti, guarderà con simpatia ad una donna, professionista stimata e conduttrice da 25 anni di una delle più belle trasmissioni della Rai».
Lo dice Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e copromotore della rete Ecodigital e del coordinamento 2050, in merito alla candidatura di Donatella Bianchi alle regionali del Lazio per il M5s.
L’ex ministro quindi aggiunge: «Donatella è stata presidente del Wwf e presiede un importante parco nazionale, ha la competenza giusta per guidare la regione Lazio verso un cambiamento Ecodigital di solidarietà e modernità . Il Pd dovrebbe valutare seriamente il ritiro di D’Amato – sottolinea Pecoraro Scanio – e accettare la leadership di Conte per non consegnare la regione alle destre . Del resto i sondaggi e la qualità di questa candidatura dimostrano una capacità di costruzione di un’area ecologista e progressista».