Matteo Piantedosi lo conoscevano come capo di gabinetto di Salvini al Viminale, quando il leghista sfornava decreti sicurezza orribili, smontati pezzo a pezzo dalla Corte Costituzionale. Si pensava che, tutto sommato, fosse un tecnico che in quanto tale si faceva interprete delle bizzarrie di Salvini.
Ora che Piantedosi è ministro, tra decreto Rave scritto in prima versione con i piedi, frasi sui ‘carichi residuali’ e retorica anti-migranti e anti-Ong sta dimostrando che non è un tecnico modello Lamorgese ma un fedele interprete della politica reazionaria, isolazionista e xenofoba del governo Meloni.
«È incredibile che il ministro Piantedosi rilanci la vecchia fake news delle Ong come `pull factor´. Le più autorevoli ricerche hanno smentito categoricamente qualsiasi correlazione tra il numero di partenze dalle coste nordafricane e l’attività di salvataggio in mare compiuta dalle Ong che, come noto, salvano un numero esiguo di persone rispetto agli arrivi nel nostro Paese. Così come è stata smentita ogni relazione tra la presenza delle Ong e la tipologia di imbarcazioni utilizzate. Anziché occuparsi di dare al nostro Paese una normativa più rigorosa e efficiente in materia di ingressi regolari, il ministro dell’Interno fa propaganda».
Lo afferma il deputato e presidente di Più Europa Riccardo Magi, replicando alla solita retorica sovranista secondo la quale le Ong sono un fattore di attrazione per gli sbarchi.
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