Caro carburanti, il deputato di Forza Italia che accusa il governo: "Populisti, chi parla di speculazione mente"
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Caro carburanti, il deputato di Forza Italia che accusa il governo: "Populisti, chi parla di speculazione mente"

Luca Squeri (Fi) contro il governo: «Lo scriva chiaramente: la speculazione non esiste. E lo dimostrano i dati del ministero dell'Ambiente. Chi lo ha detto ha disinformato l'opinione pubblica, una cosa gravissima».

Caro carburanti, il deputato di Forza Italia che accusa il governo: "Populisti, chi parla di speculazione mente"
Luca Squeri
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12 Gennaio 2023 - 09.35


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Il governo Meloni ha perso la faccia su uno dei cavalli di battaglia dei populisti Meloni e Salvini, che negli ultimi anni avevano agitato il taglio delle accise come una misura da attuare immediatamente. Peccato che, appena arrivati al governo, abbiano fatto esattamente il contrario, Nella stessa maggioranza c’è chi è in aperta contestazione con la posizione del governo., E’ il caso di Luca Squeri, deputato e responsabile energia di Forza Italia, che in un’intervista a La Stampa accusa apertamente l’Esecutivo.

«Lo scriva chiaramente: la speculazione non esiste. E lo dimostrano i dati del ministero dell’Ambiente. Chi lo ha detto ha disinformato l’opinione pubblica, una cosa gravissima. Finché si è trattato di una frase, di una dichiarazione buttata lì, amen. Ma questa falsa narrazione è servita da base per l’azione di governo».

I cartelli con la media dei prezzi sono «uno strumento inefficace e soprattutto di dubbia fattibilità. Non si può risolvere la questione dei prezzi con un cartello. L’Antitrust potrebbe fare delle obiezioni, perché indicare i prezzi medi, comunicati dal ministero, potrebbe essere in contraddizione con il mercato libero. La diversificazione dei prezzi però non è speculazione. Altrimenti si dica che si vuole tornare al prezzo amministrato come prima del 1994, ma è una strada impraticabile».

Quella adottata dal governo una soluzione populista? «La sua definizione mi sembra corretta. Ognuno fa i conti con la propria coscienza. Sono contento, però, che ora questa linea sia rientrata. Meloni è stata realista. Per fare uno sconto così importante servono risorse, che sono state giustamente destinate ad altre misure. Reintrodurlo ora, poco dopo l’approvazione della manovra, mi sembrerebbe un errore».

Rispetto al video della Meloni sull’abolizione delle accise «era il 2019 e quando non si hanno vincoli di governo è normale assumere un altro tono. Il fatto che una volta a Palazzo Chigi si siano fatte scelte più realiste lo trovo una qualità, non un’incoerenza».

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