Bonaccini: "Non mi candido a guidare un partito ideologico e minoritario"
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Bonaccini: "Non mi candido a guidare un partito ideologico e minoritario"

Stefano Bonaccini parla del Partito democratico: "Le culture socialista, liberale e cattolico-democratica devono trovare nel Pd un punto di equilibrio"

Bonaccini: "Non mi candido a guidare un partito ideologico e minoritario"
Stefano Bonaccini
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19 Gennaio 2023 - 22.01


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Il Pd che deve essere? Secondo Bonaccini deve essere tutto, ossia socialista, liberale e cattolico-democratico. Ma «Mi è stato chiesto se il Pd debba essere più socialista o più liberale? Io ho detto che quelle sono le culture – quella socialista, liberale, cattolico-democratica – da cui il Pd è nato ed è dal loro equilibrio che il Pd trova la sua ragion d’essere. Io appartengo alla cultura socialista, anzi quella comunista guidata da Enrico Berlinguer ma guai se facessimo prevalere una piuttosto che l’altra. Io non mi candido a guidare un partito che diventa ideologico e minoritario, così finisce l’esistenza stessa del Pd». 

Così Stefano Bonaccini a Bologna alla presentazione del libro di Lucia Annunziata, `L’inquilino´, con Piero Ignazi.

«Se diventiamo un partito ideologico e minoritario, la desta starà al governo per vent’anni. Se noi da soli non possiamo vincere, altrettanto il Terzo Polo e i 5 Stelle: devono sapere che senza il Pd non si vince. Io sono per la vocazione maggioritaria che non è però autosufficenza. Chi è che oggi penserebbe di candidarsi da solo? Si è visto alle politiche: ognun per sé e siamo tre sconfitti».

Candidati con le primarie

«Se non cambierà la legge elettorale, io farò scegliere i candidati in Parlamento con le primarie. Bersani lo fece, lo rifaremo se non cambia questa legge elettorale e credo che non cambierà viste le dichiarazioni della destra perché gli conviene…». Lo ha detto il presidente di Regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, alla presentazione del libro di Lucia Annunziata, `L’inquilino´ in Sala Borsa a Bologna. Per Bonaccini il rischio è quello di avere candidati «paracadutati». «Non è mai successo che non si sia candidato nessuno del gruppo dirigente in un collegio uninominale. Io penso che questo sia uno dei motivi per cui la gente sta a casa», ha ricordato. 

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