La storia è abbastanza nota: il Campo Largo unito nel Lazio vincerebbe abbastanza agevolmente, mentre diviso darà la vittoria alla destra. Che fare, soprattutto visto che secondo i sondaggi la candidata M5s è indicata come ultima con meno del 20%?
“Mi rivolgo a tutti gli elettori, compresi quelli M5s. Abbiamo un programma riformista, basato su occupazione e sviluppo, sul potenziamento del Servizio sanitario regionale. Non è dipeso da me l’elemento di rottura. Ora siamo in competizione, andiamo avanti, sarà una competizione leale. Voto disgiunto? Gli elettori hanno in mano questo strumento».
Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio Alessio D’Amato intervistato a La7.
«Gli elettori – ha aggiunto – possono votare una forza politica e un candidato presidente diverso da quello della forza politica. Sicuramente sarà utilizzato. Bianchi vice se vincerò? Adesso vediamo, abbiamo una coalizione di 7 liste, sento aria di rimonta, ci sarà una narrazione diversa del Pd anche nei rapporti con il M5s e il centrodestra. Io – ha detto ancora D’Amato – ho già annunciato due nomi per la squadra di governo, una è Alessandra Sartore, l’altro è Luigi Manconi».
Sempre rispetto ai rapporti col M5s, D’Amato ha ricordato che oggi «nel Lazio c’è un governo che va da Iv ai 5s, argomenti dal punto di vista programmatico non ce ne sono».