Piaccia o non piaccia è un dato di fatto che sono tante le persone che fanno uso di cannabis. Ed è un dato di fatto che il proibizionismo è il migliore alleato delle mafie e della criminalità organizzata. che con la cannabis finanziano le loro attività illecite e rafforzano il potere criminale. Non vederlo è assoluta ipocrisia. Ma chi lo dice viene criminalizzato.
«Una proposta di legge per legalizzare la cannabis c’è già, l’ho depositata io alla Camera. Invito Elly Schlein a firmarla. Come invito gli altri candidati alla segreteria del Pd almeno ad esprimersi sulla questione. È strano che finora nessuno di loro abbia detto se condivide la posizione di Schlein».
Lo dichiara il deputato e presidente di Più Europa Riccardo Magi.
«Queste proposte – spiega – hanno sempre faticato ad andare avanti nelle commissioni. È successo anche col Conte due, quando al governo c’erano le forze progressiste. Ci sono reticenze sia dentro il Pd sia dentro il M5s. Nonostante questo, quando si è chiusa la scorsa legislatura – ricorda Magi – in Aula a Montecitorio era partita la discussione sulla mia proposta di legge sull’auto-coltivazione di cannabis. Era una proposta soft ma, per la per la prima volta, avrebbe reso la cannabis lecita. In questa legislatura ho presentato due proposte: quella stessa sull’auto-coltivazione e una per la depenalizzazione totale, che legalizza produzione e commercio».
«Non si può trattare questo tema ancora come una provocazione. Si tratta di governare politicamente un grande fenomeno sociale. In Italia si stimano 6 mln di consumatori. Una legge darebbe un duro colpo alla criminalità organizzata e farebbe emergere un’economia sommersa. Non solo, con i controlli alla produzione e al commercio, si garantirebbe la tutela della salute dei cittadini».