Matteo Salvini non perde occasione per spalare fango sulle navi delle ong che salvano in mare i migranti, provenienti dalle zone più disagiate del Mediterraneo. Intervistato da Radio Capital, il ministro delle Infrastrutture ha attaccato ancora.
«Alcune Ong sono traghetti per i migranti, ma non tutte sono uguali. C’è qualcuno che lo fa per salvare vite, altri per guadagnare quattrini. Ci sono associazioni alle quali bisognerebbe erigere monumenti, altre cercano il business. Ogni persona messa su un barchino o su un barcone vale dai 2 ai 5mila dollari», denaro con il quale «si comprano armi e droga».
«Salvare un naufrago non lo dice solo la legge del mare, lo dice il buon senso. Il problema è che più navi ong ci sono in acqua, più scafisti sono invogliati – aggiunge – la situazione va controllata, limitata e condivisa a livello europeo».
Argomenti: governo meloni