Regionali, urne aperte in Lazio e Lombardia: ecco come si vota
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Regionali, urne aperte in Lazio e Lombardia: ecco come si vota

Si voterà in due giorni: oggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Al termine delle operazioni avrà inizio lo scrutinio. Per questo turno elettorale le sezioni sono 9.254 per la Lombardia per un totale di 1.504 Comuni e 5.306 sezioni per il Lazio

Regionali, urne aperte in Lazio e Lombardia: ecco come si vota
Elezioni regionali
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12 Febbraio 2023 - 10.00


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Opposizione che potrebbe essere maggioranza ma destra favorita perché Pd, M5s e Terzo Polo si presentano divisi e siccome c’è il turno unico gli unici che se ne avvantaggiano sono i reazionari. I seggi per le elezioni Regionali in Lombardia e nel Lazio sono stati aperti alle 7.

Si voterà in due giorni: oggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Al termine delle operazioni di voto avrà inizio lo scrutinio. Per questo turno elettorale le sezioni sono 9.254 per la Lombardia per un totale di 1.504 Comuni e 5.306 sezioni per il Lazio suddivise in 378 Comuni. In totale gli elettori chiamati al voto nelle due Regioni sono oltre 13 milioni.

Il risultato della consultazione, che eleggerà i nuovi presidenti e i Consigli regionali delle due più popolose Regioni italiane, sarà anche il primo banco di prova del governo dopo le elezioni politiche del 25 settembre.

La sfida nel Lazio

 Qui la corsa è a cinque: Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare) e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).  

La sfida in Lombardia

 Questi i candidati e le coalizioni: Attilio Fontana conta su Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, oltre che sulla sua lista civica. Letizia Moratti è in lizza oltre che col sostegno del Terzo polo, anche con quello della sua lista civica. Pierfrancesco Majorino è appoggiato dal Pd, dal M5s, dell’alleanza VerdiSinistra e Reti Civiche e della sua lista civica. Mara Ghidorzi, la quarta sfidante, è invece la candidata di Unione popolare.

Come si vota

 La scheda elettorale è di colore verde. L’elettore ha tre opzioni: votare per il candidato presidente (e la scelta non si estende alle liste collegate), votare per candidato presidente e una lista (nel caso si selezioni solo sulla lista la preferenza di estende anche al candidato) o optare per il voto disgiunto, cioè scegliere una lista e un candidato governatore non collegato. È possibile esprimere una o due preferenze per i candidati al Consiglio regionale: basta scrivere il cognome del candidato, o nome e cognome, accanto al simbolo della lista a cui appartiene. Nel caso si esprimano due preferenze, devono riguardare due candidati di sesso diverso pe rispettare la cosiddetta parità di genere. Se si scelgono due uomini o due donne la seconda scelta sarà annullata. Lo spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi. Per votare occorre, come di consueto, un documento d`identità e la tessera elettorale.

Non previsto il ballottaggio

 La legge elettorale prevede l’elezione diretta sia del presidente di Regione sia del Consiglio regionale, in un’unica tornata, a suffragio diretto. Non è previsto il ballottaggio: vince chi prende più voti. I consiglieri regionali sono eletti con criterio proporzionale, sulla base di liste circoscrizionali concorrenti, con l’applicazione di un premio di maggioranza. La coalizione del presidente eletto ottiene almeno il 55% dei seggi in Consiglio regionale, se il candidato presidente ottiene il 40% dei voti, e almeno il 60% se supera il 40%. In Lombardia, poi, vige la regola secondo cui la coalizione vincente non può avere più del 70% dei seggi dell’intero Consiglio regionale. I consiglieri eletti saranno rispettivamente 80 in Lombardia (12 il numero delle circoscrizioni) e 51 nel Lazio (5 circoscrizioni). Le elezioni regionali prevedono la possibilità del voto disgiunto.

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