Balneari, il sindaco di Ravenna: "Meloni nega le gare, ma questo è impossibile"
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Balneari, il sindaco di Ravenna: "Meloni nega le gare, ma questo è impossibile"

Il sindaco di Ravenna del Pd Michele De Pescale spiega che la scelta della Meloni potrebbe causare la decadenza delle concessioni stabilite dai tribunali.

Balneari, il sindaco di Ravenna: "Meloni nega le gare, ma questo è impossibile"
Michele De Pascale
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26 Febbraio 2023 - 10.33


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Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, del Pd, si esprime sulla proroga delle concessioni balneari. Queste le sue parole: «Condivido la scelta. Ma bisogna allo stesso tempo pubblicare i criteri perché i Comuni possano preparare i bandi. Il problema è che FdI ha promesso in campagna elettorale che non si sarebbero fatte le gare e questo è impossibile».

De Pascale prosegue: «Mio nonno aveva lo stabilimento 290 a Milano Marittima – racconta – È stato venduto negli anni ’90, io non ho interessi, ma sono cresciuto in spiaggia. Dico che così rischiamo di fare un disastro. Vanno sciolti i nodi, con una norma che permetta ai Comuni di fare le evidenze pubbliche premiando la qualità e gli investimenti fatti, c’è una scadenza fissata al 2023 dal Consiglio di Stato che è irrealistica ma lo è anche mantenere un sistema che prevede il rinnovo tacito della concessione ogni 6 anni per sempre».

Il rischio è che «un tribunale dichiari la decadenza delle concessioni, in base alla sentenza citata. Se questo succedesse a luglio sarebbe una catastrofe. Ravenna ha 37 chilometri di coste, lo stabilimento è la nostra funivia: non c’è nessuno che va in vacanza sulla neve senza impianti di risalita e lo stesso vale per i servizi in spiaggia. Bisogna fare un piano per mettere tutto a bando nel giro di 3 anni, tenendo conto degli investimenti fatti e del valore di quelle che sono ormai aziende. Se ne parla da 14 anni».

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