Il Pd sarà un partito di sinistra o sarà un partito che, a forza di non essere né carne e né pesce alla fine scontenta tutti? «Le primarie hanno un limite, secondo il mio modo di vedere. Nelle primarie si scelgono i nomi e non le idee. E questo pone un problema a chiunque venga eletto: il problema è che devono fare il vero Congresso adesso. Ma non un Congresso con i nomi, il Congresso delle idee. Quello che fin dall’inizio della fondazione del Pd non è stato fatto. Io non mi sono iscritto al Pd perché ho detto subito è una fusione a freddo tra apparati e non è quella contaminazione ideale tra le grandi famiglie della democrazia antifascista. E quello, il difetto di fabbrica, poi si è visto».
Queste le parole di Achille Occhetto, ad Agorà su Rai3, condotto da Monica Giandotti, sulle primarie del Pd.
Serve unità tra Calenda, Conte e Elly Schlein
Occhetto ha parlato anche dell’alleanza per battere la destra: “Tu devi rappresentare una parte, ma non in modo corporativo. Devi rappresentarla in modo da parlare all`insieme della società. Ed è in questo contesto che si pone il problema delle alleanze. Però questa cultura deve averla anche dall`altro lato Calenda… Io voglio dire con grande dolcezza sia a Calenda che a Conte badate che tutti, non solo la Schlein, hanno il dovere di capire cosa si deve fare per trovare quel discorso comune per battere la destra. Se no non la si batte”.