Dicono che non sono fascisti. Dicono che il fascismo non esiste più ma quando ci sono manifestazioni antifasciste invece di partecipare prendono d’aceto e dicono scempiaggini.
«Pierpaolo Pasolini si sarebbe messo a ridere dinanzi all’urgenza di convocare le piazze, nel 2023, in nome dell’antifascismo. Ma se vogliono continuare a essere nicchia nostalgica facciano pure».
Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera in relazione alla manifestazione di oggi pomeriggio a Firenze.
«Vorrei chiedere se in Italia esiste il fascismo – dice Antoniozzi – e dove sia. Se siamo in Paese in crisi democratica o , come sosteneva giustamente Stefano Bonaccini, è una surrealista visione suicida. C’è tanto fascismo in questo antifascismo manieristico che organizza a tavolino lettere di presidi, le trasforma in manifesti intellettuali e organizza una manifestazione congiunta. L’Italia dei lavoratori, delle imprese, dei professionisti chiede soluzioni su fatti reali e non alambicchi e suggestioni medievali. La realtà è che in Italia – conclude – non esiste un riformismo di governo alternativo a noi ma un elitarismo radical chic francamente antistorico».
Uno di Fratelli d’Italia Pasolini non lo dovrebbe proprio nominare. Pasolini in vita è stato oggetto di attacchi e aggressioni soprattutto dalla parte più reazionaria e bigotta del paese che ora trovano asilo nella destra oscurantista e retrograda che dimora nei palazzi del potere.