La tragedia di Cutro, con oltre 70 morti tra i migranti, non deve finire nel dimenticatoio. Il governo Meloni, che giovedì sarà in Calabria per il Cdm, non si è assunto la minima responsabilità su quanto accaduto. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e parlamentare di Avs, ne ha parlato a Rainews.
“La verità come ha già ricordato l’ammiraglio ex portavoce della guardia costiera in questi giorni è che in questo Paese da qualche anno a questa parte è cambiata l’aria: prima tutto era orientato alla ricerca e al soccorso dopo un po’ un certo punto si è lavorato per depotenziarlo il soccorso. Del resto il ministro Piantedosi l’ha detto chiaramente quando ho presentato il decreto contro le Ong: si deve impedire il lavoro sistematico di ricerca soccorso”.
“L’unico modo di salvare le persone che altrimenti continuano ad affogare è fare sistematicamente ricerca e soccorso, perché non c’è altro modo di intercettare quelle barche ed evitare che affondino e la tiritera sul non devono partire è la cosa più ipocrita che possiamo ascoltare, mentre si diceva ‘aiutiamoli a casa loro’ hanno tagliato i fondi per la cooperazione internazionale – ha aggiunto – Anche questa ennesima strage è il frutto dell’assenza sistematica di uno strumento istituzionale che abbia come obiettivo non il contrasto e ripristino della legalità ma la ricerca il soccorso e il salvataggio delle persone”.
Per Fratoinanni “l’ipocrisia c’è anche per chi si è salvato: in questo momento vivono in condizioni indecenti. In questo momento non sono arrivate le risorse per i rimpatri delle vittime che pure non state promesse. Allora meno ipocrisia, meno passerelle mediatiche e abbiano almeno un po’ più di rispetto dalle parti del governo. Della Guardia Costiera abbiamo fiducia, dei ministri di questo governo assolutamente no”.
Argomenti: governo meloni
