Bonaccini: "Con Elly Schlein è importante lavorare insieme, io mi metto a disposizione"
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Bonaccini: "Con Elly Schlein è importante lavorare insieme, io mi metto a disposizione"

Il presidente Pd dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini parla del rapporto con Elly Schlein

Bonaccini: "Con Elly Schlein è importante lavorare insieme, io mi metto a disposizione"
Stefano Bonaccini
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7 Marzo 2023 - 23.12


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Unità per il bene del partito democratico e del mondo progressista. “Con Elly Schlein ci siamo visti sabato scorso a Bologna e non abbiamo parlato di incarichi ma di cosa dovremmo fare. C’è da mettere in campo un lavoro serio e importante. Vice segretario? Nelle prossime ore ne parleremo, io mi metto a disposizione, ma ci siamo detti che è troppo importante che noi si lavori insieme. Domenica all’assemblea nazionale potremo condividere insieme, da subito, un percorso unitario per il Pd“.

Lo ha detto a Carta Bianca su Rai 3 il presidente Pd dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

“Nelle ultime settimane è cresciuta una voglia di rinnovamento e Schlein l’ha incarnata meglio di me. Io penso di aver fatto bene a candidarmi e lo rifarei. Ho perso – ha proseguito – ma ho raccolto quasi la metà degli elettori, oltre il 50% degli iscritti. Pensavo di essere utile a tenere unito il partito e poter contribuire a vincere dopo: il vero obiettivo è allargare il centro sinistra, rafforzando il Pd, per battere la destra”.

“Per la prima volta chi diventa segretario vince con poco più del 50%, ma non ho dubbi che” tenere unito il partito “sia il primo grande obiettivo” di Elly Schlein “ed è per questo che, se vorrà, potrò dare una mano. Il popolo del Pd si aspetta da noi una prova di maturità, non una corsa tra avversari, che stanno a destra”, ha concluso Bonaccini.

Bene sull’Ucraina

Schlein ha usato” sull’Ucraina “parole molto nette e le condivido pienamente. Credo sia stato giusto dare armi di difesa alla resistenza ucraina per difendere l’Ucraina, dall’altro però condivido che ci aspettiamo un di più di azione diplomatica a partire dall’Unione europea per una fine giusta della guerra. È una posizione più netta rispetto a quella del governo: ho sentito parole poco accettabili e molto ambigue. Su questo siamo su una strada unitaria”.

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