Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, in una nota ha criticato l’atteggiamento del governo Meloni e di Giorgia Meloni stessa, per quel che riguarda l’ultimo Consiglio dei Ministri che si è tenuto a Cutro.
«L’invito a Palazzo Chigi rivolto ai familiari delle vittime del naufragio di Cutro da parte della Presidente Meloni, oltre a essere tardivo è ipocrita: se voleva davvero presentare loro il suo cordoglio, avrebbe potuto incontrarli direttamente ieri, prima o dopo il Cdm che si è svolto proprio nella cittadina calabrese. Ieri sono stato tutto il giorno con i familiari che chiedevano di poter parlare con la Presidente Meloni per avere conforto e risposte. Ma sono state lasciate sole mentre andava in scena un CdM dal sapore amaro di una passerella inguardabile che ha fatto vincere la linea repressiva di Salvini».
«Perché la Presidente Meloni non poteva semplicemente rimanere a Palazzo Chigi per il Cdm? È andata a Cutro per scoprire una targa e non per portare il cordoglio del Governo alle famiglie delle vittime e dei dispersi che si trovano al Pala Milone di Crotone. Il suo comportamento è ingiustificabile».
«Poi c’è la sua difesa del ministro Piantedosi – ha proseguito l’ecologista – colui che ha definito irresponsabile chi ha intrapreso il viaggio che ha portato al naufragio. La presidente Meloni dovrebbe ricordare che chi è naufragato e chi è morto nel naufragio fuggiva dall’Afghanistan, dove c’è un regime feroce. La maggior parte dei deceduti era composta da studenti, studentesse o giornaliste, come Torpekai Armakhel che è morta insieme figli mentre fuggivano dai tagliagole talebani».
«I membri del Governo avrebbero potuto risparmiarsi tre aerei di Stato per andare a Cutro, senza avere il coraggio di portare il cordoglio alle vittime, ai dispersi e alle loro famiglie. `In Italia, non conviene entrare illegalmente´, ha affermato Meloni: è vero, perché purtroppo invece di essere soccorso, muori in mare. Ma in Afghanistan, come in Iran – ha concluso Bonelli – la repressione porta alla morte certa».
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