Sul naufragio di Cutro, il governo Meloni era consapevole dei rischi eppure non ha fatto nulla per intervenire e salvare le quasi 90 vite spezzate nella notte del 26 febbraio. Documenti pubblicati da La Repubblica sembrano infatti confermare questa ricostruzione. Ne ha parlato Ilaria Cucchi, parlamentare di Avs.
«La verità inizia ad emergere. E la verità sulla tragedia di Cutro è: le nostre autorità sapevano. Lo apprendiamo da un autorevole organo di stampa. Informazioni inquietanti relative alla tragica notte di Cutro. Le autorità italiane sapevano della presenza di migranti a bordo del natante, come dimostrerebbe l’appunto dell’Ufficiale della Guardia di Finanza di una barca con migranti nel giornale delle operazioni di quella notte. E lo sapevano dalla segnalazione di Frontex. Annotazione però poi non riportata, o meglio sparita, il giorno successivo».
«Dopo le ricostruzioni fantasiose e incredibili del ministro Piantedosi e il sottrarsi al Parlamento del ministro Salvini ora un documento inchioda il nostro Paese alle sue responsabilità. Di fronte ad un rischio così evidente vogliamo sapere se quella informazione sia arrivata ai livelli superiori e alle sfere della politica. Perché se confermate queste informazioni dimostrerebbero la responsabilità del nostro Paese. Una cosa gravissima sulla quale la magistratura sta giustamente indagando e sulla quale presenteremo una interrogazione».
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