Negano le responsabilità e si aggrappano a tutto. «Quando nel 2013 ci fu la terribile strage di Lampedusa, l’allora presidente del consiglio Enrico Letta portò a Lampedusa l’allora presidente della Commissione europea Barroso e da quella vicenda scaturì Mare Nostrum. Dopo Cutro stanno scaturendo risposte burocratiche e questo noi non lo possiamo accettare».
Lo ha detto il senatore dem Enrico Borghi, a `SkyTg24´, sulla strage dei migranti.
Da Meloni esercizio retorico
«Ieri in aula abbiamo visto un esercizio retorico al quale iniziamo purtroppo ad abituarci. La presidente del consiglio ha detto alcune cose e un partito della sua maggioranza ha detto l’opposto: la presidente del consiglio ha detto che bisogna arrivare al 2% delle spese militari sul Pil e il capogruppo Romeo (Lega ndr) ha detto esattamente l’opposto».
«Siamo abituati al fatto che non ci sia un passaggio conseguente nei voti, quindi saranno gli elettori a giudicare l’atteggiamento della Lega che a parole dice una cosa e nei fatti fa il contrario – ha continuato – Noi abbiamo mantenuto la nostra posizione in maniera coerente, anche perché se oggi iniziano ad aprirsi degli spiragli di interlocuzione, è perché l’Ucraina c’è ancora».
A chi gli chiedeva perché il Pd ieri al Senato non ha votato, come il Terzo Polo, alcune parti del testo della maggioranza Borghi ha risposto: «Perché noi non siamo in maggioranza».
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