Un monarca, un reuccio. L’emblema del decadimento della politica italiana cominciato nel 1994 con il suo ingresso in politica da padre-padrone con un partito azienda che non ha mai fatto un congresso perché c’era un padrone (Berlusconi) e tanti dipendenti che al massimo potevano obbedire.
Una chiara distorsione della democrazie liberale con la quale Berlusconi si è falsamente riempito la bocca.
“In politica l’immobilismo fa male”.
Lo afferma Silvio Berlusconi, sottolineando come “la linea politica di Forza Italia è sempre quella indicata da me”. In merito al cambio dei capogruppo, il leader FI spiega: “Non abbiamo rottamato nessuno, abbiamo reso più efficiente la struttura, sostituendo alcuni coordinatori che, per diverse ragioni, avendo assunto altri incarichi o non essendo stati rieletti, non erano più in condizione di svolgere il loro compito con l’impegno di prima”.
La squadra rinnovata
Berlusconi, in un’intervista a Il Corriere della Sera, sottolinea: “Eventuali prese di posizione di singoli rappresentano solo opinioni e sensibilità individuali. Lo spostamento di Alessandro Cattaneo non è una punizione, è una razionalizzazione, mentre abbiamo voluto recuperare l’esperienza e la saggezza di Paolo Barelli”.
Tajani rimarrà vicepresidente e coordinatore
“Tajani – aggiunge – rimarrà senza dubbio vicepresidente e coordinatore La sua capacità operativa, la sua autorevolezza internazionale, la sua coerenza e il suo equilibrio ne fanno un punto di riferimento essenziale, nei suoi ruoli di governo come in Forza Italia. E in più, dopo trent’anni di lavoro insieme, ci vogliamo davvero molto bene”.
Il rapporto con Meloni
Una linea meno in polemica con Giorgia Meloni e suggerita dalla figlia Marina e da Marta Fascina? “Con mia moglie e mia figlia c’è un rapporto fatto di amore, stima e totale fiducia: quindi, come è naturale, capita spesso di parlare di politica e i loro consigli sono preziosi. Ma la linea politica e le scelte operative di FI sono esclusivamente una mia responsabilità. Quanto al rapporto con il premier Meloni, “esso è improntato alla massima lealtà, alla stima personale, a una amicizia sincera”.
La guerra in Ucraina
Sull’Ucraina, Berlusconi ribadisce che la linea non si discosta in alcun modo da quella del governo italiano. “Questo naturalmente non mi impedisce – osserva – di sperare che questa tragica guerra si concluda al più presto e che si torni alla ragionevolezza della diplomazia”.
La maternità surrogata
Sui diritti civili, “FI ha sempre garantito libertà di coscienza sui temi eticamente sensibili”, ma la linea è che “la maternità surrogata è una pratica inaccettabile ovunque sia praticata. Mi auguro che questa materia sia sottratta a ogni strumentalizzazione di parte”.
La tragedia di Cutro
In merito al naufragio di Cutro, Berlusconi dichiara: “Si tratta di una vicenda davvero tragica, ma non mi sento di attribuire responsabilità a nessuno. In una situazione così drammatica intervenire era oggettivamente molto difficile. Soccorrere una barca nel mare in tempesta è cosa ben diversa da una discussione da salotto su quello che si sarebbe potuto fare”.
Ridurre le partenze
“Detto questo, aggiungo che dobbiamo fare tutto il possibile perché tragedie simili non si ripetano più: chi è in mare va soccorso sempre, con tutti i mezzi possibili, ma al tempo stesso dobbiamo creare la condizioni per ridurre o eliminare le partenze, come aveva fatto il mio governo nel 2010, quando sbarcarono in Italia solo 4.400 migranti in un anno”.
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