Le parole di La Russa su Via Rasella sono un atto di revisionismo senza precedenti. Come dire: i partigiani se la sono un po’ cercata. E la lettura di quei fatti drammatici viene immediatamente ridotto a una barzelletta. E invece non fu così come anche le sentenze della magistratura dimostrano.
Negli anni ’90 Un solerte pubblico ministero decise che l’attacco di via Rasella fu una strage e chiese la condanna degli ex gappisti. Quest’ultimi furono difesi dall’avvocato Fausto Tarsitano, che nel 1999 riuscì a dimostrare in corte di Cassazione che si trattava di un atto di guerra e gli ex partigiani, che rifiutarono la prescrizione, furono assolti.
La seconda carica dello Stato non può confondere le vittime con i carnefici. E sdoganare il punto di vista dei fascisti. Indegno e vigliacco.