Angelo Bonelli, co-portavoce di Avs, in un’intervista al Tg1 ha parlato dell’atteggiamento del governo Meloni sulle questioni ambientali, e dell’autogol portato a casa dalla destra in Europa, con la bocciatura dei cosiddetti biocarburanti.
“La questione verde in Europa è molto variegata, ci sono realtà con alleanza con i conservatori. Ma c’è una questione che va valutata con attenzione: la forte ripresa elettorale delle forze di estrema destra e sovraniste in Europa, che sfruttano la crisi economica e sociale, lo shock energetico e l’aumento dei prezzi. C’è necessità di fare in modo di far capire come la transizione ecologica può essere d’aiuto. Anche in Italia ci sono molte fake news che vogliono mettere paura più che entrare nei processi di sviluppo. Se fossimo nel secolo scorso, saremmo ancora con il calesse trainato dai cavalli”.
“In Francia 19 reattori nucleari su 56 fermi sono fermi perché stanno subendo un processo di corrosione. C’è poi il problema della siccità, con i reattori fermi perché non c’è acqua sufficiente. Il costo dell’energia nucleare ha raggiunto la cifra di 125 euro al megawattora. Noi oggi paghiamo 40 e gli italiani non ce la fanno più. Dobbiamo produrre energia perché le famiglie non siano rapinate socialmente, le imprese siano competitive e dare risposta al tema del cambiamento climatico. Noi siamo favorevoli alla ricerca sulla fusione, ma chissà quando verrà. Nel frattempo bisogna investire come la Germania che ha dichiarato che al 2035 produrrà il 100% di energia da rinnovabili”.
Non ho mai pensato che Meloni fosse responsabile della siccità, ma essendo a capo del Governo le chiedevo quali fossero i provvedimenti che intendesse adottare”.
“L’Italia ha commesso un’ingenuità, quel no ha favorito solo la Germania con i carburanti sintetici. Le grandi industrie automobilistiche hanno cambiato le proprie filiere e tra il 2030 e il 2035 andranno verso l’elettrico. Il mercato sta andando in quella direzione. Gli studi dicono che l’occupazione aumenterà, ma sono processi che vanno governati. Dobbiamo cambiare, se governiamo questo processo possiamo avere più occupazione e la qualità della vita migliorerà”.
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