A Via Rasella, questo pomeriggio alle 16, si terrà una manifestazione contro Ignazio La Russa, per chiedere le dimissioni dell’attuale presidente del Senato. All’evento parteciperà anche l’Anpi che, tramite un’intervista del presidente Gianfranco Pagliarulo a La Stampa, ha accusato ancora la seconda carica dello Stato.
Il presidente del Senato per le sue dichiarazioni su via Rasella «non ha chiesto scusa. Lo ha fatto in modo pretestuoso, accusando chi ha commentato in malafede. La verità è che La Russa ha mantenuto la mentalità del dirigente di partito, non è adeguato nel ruolo di rappresentante delle istituzioni».
Il fatto che fin dall’inizio del suo incarico, La Russa ha chiarito che non avrebbe smesso di dire quello che pensa «vuol dire che non è il presidente di tutti gli italiani, mette davanti alle istituzioni la fiamma eterna del Msi il cui segretario aderì alla Repubblica di Salò», sottolinea Pagliarulo. E in merito alla decisione di non invitare La Russa alla manifestazione del 25 aprile a Milano, precisa: «A Milano quest’anno il comitato antifascista ha deciso di non invitare i rappresentanti delle istituzioni. È una scelta effettuata dal comitato permanente antifascista di Milano prima delle dichiarazioni di La Russa. Immagino che abbia contato anche questo elemento. Dopo le dichiarazioni, però, si è rivelata la scelta giusta: la presenza del presidente del Senato sarebbe stata del tutto inopportuna».
Quello di quest’anno, spiega il presidente dell’Anpi, «sarà un 25 aprile di lotta e di festa. Il nostro obiettivo è l’opposto di quello del presidente del Senato. Con le sue parole lui ha cercato di dividere gli italiani. Quelle che pronuncerò io tenderanno a unire».