Carlo Calenda è pronto ad aprire a Elly Schlein su alcune battaglie da fare insieme, all’opposizione del governo Meloni. Intervistato dal Tg1, il leader di Azione si è rivolto alla neo segretaria del Pd.
“Io ho proposto alla Schlein due cose: salario minimo fatto in modo concreto, a 9 euro ma diamo 12 mesi ai sindacati per aggiornare i contratti, in modo che non perdiamo il valore della contrattazione; e un piano per ridurre le liste d’attesa in sanità”.
“Io vorrei parlare di cose, del merito se no diventa un gioco di figurine, stai quello staio con l’altro. Quindi aspetto lei, sono disponibilissimo. Non c’è nessuna preclusione a fare delle battaglie insieme, appunto sanità, salario minimo, ma parliamo del merito”.
Sul nuovo ruolo da direttore de Il Riformista di Matteo Renzi, Calenda è stato chiaro: «Dovrà stare attento a chiarire che quello non sarà un giornale di partito. Per capirsi, non sarà l’Unità, Il Popolo o l’Avanti! del Terzo polo. E questo per un dovere di rispetto verso i nostri elettori e verso i lettori del Riformista. Dopodiché gli faccio i miei auguri, se è questo che vuole fare nella vita, figurarsi».
«Mi ha telefonato Renzi prima di fare la conferenza stampa e gli ho fatto un caloroso in bocca al lupo», rivela l’ex ministro dello Sviluppo economico, il quale non si sente scoraggiato dai risultati ottenuti dal Terzo polo alle ultime regionali: «Pensate cosa hanno dovuto fare Ds e Margherita, prima di arrivare a fare il Pd», osserva Calenda.
