Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno sancito il divorzio tra Italia Viva e Azione, facendo naufragare l’idea di unire i due soggetti politici. «Così pare – sostiene la renziana Maria Elena Boschi al Corriere della Sera – anche se per tutti noi è stato un fulmine a ciel sereno.
«Nessuno si capacita del perché Calenda abbia cambiato idea, all’improvviso. Le garantisco che ieri mattina anche i colleghi di Azione erano stupiti. Spero che la saggezza prevalga: il progetto del Terzo polo serve al Paese. Chi lo farà saltare si prende una bella responsabilità».
«Per noi non cambia nulla. Le regole le ha dettate Calenda, a noi va bene giocare con quelle. Purché sia un gioco libero e democratico. Noi siamo pronti a partire».
«Renzi stavolta non c’entra niente. Si è messo da parte con umiltà, caratteristica che pure non è la più renziana. Ma oltre che fargli fare un passo indietro cosa puoi chiedere a Renzi? Calenda deve mettersi d’accordo su che cosa vuole: se è il congresso democratico, lo avrà. Se vuole una federazione, l’avrà. Se vuole far saltare tutto, nessuno potrà fermarlo. Ma agli occhi degli elettori il responsabile sarà soltanto lui», dice Boschi.
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