Eva Kaili è uscita dal carcere di Haren, periferia di Bruxelles, per andare agli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico. La scarcerazione dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo è arrivata dopo quella dell’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella e dell’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri.
La decisione risale a mercoledì ma ci sono voluti alcuni giorni perché la politica venisse liberata. Da dicembre, gli avvocati di Kaili chiedono che la loro cliente sia posta sotto sorveglianza elettronica. “Mia figlia mi sta aspettando, sono molto felice di ritrovarla”, ha detto la 44enne greca, ai giornalisti che l’aspettavano all’arrivo in mattinata nella sua casa di Bruxelles.
“La lotta continua, con la determinazione dei miei avvocati. Ne parleremo presto, grazie”, ha aggiunto l’ex vicepresidente dell’Europarlamento, che ha parlato in greco e inglese con i cronisti.
