Migranti, Avs a Piantedosi: "Basta con la retorica dell'invasione, lavori per l'accoglienza"
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Migranti, Avs a Piantedosi: "Basta con la retorica dell'invasione, lavori per l'accoglienza"

Fratoianni al ministro Piantedosi: «Vogliamo sapere dal governo se intende iniziare a gestire il fenomeno migratorio abbandonando definitivamente la retorica dell'invasione e della continua emergenzialità».

Migranti, Avs a Piantedosi: "Basta con la retorica dell'invasione, lavori per l'accoglienza"
Nicola Fratoianni
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19 Aprile 2023 - 10.39


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L’Alleanza Verdi e Sinistra fa vera opposizione al governo Meloni ogni giorno, inchiodandolo alle proprie responsabilità di fronte ai vergognosi provvedimenti e alle altrettanto imbarazzanti uscite a cui questo Paese deve purtroppo assistere. Durante il question time come il ministro dell’Interno Piantedosi, gli esponenti di Avs con Nicola Fratoianni primo firmatario si rivolgeranno con quest’interrogazione all’inquilino del Viminale.

«Vogliamo sapere dal governo se intende iniziare a gestire il fenomeno migratorio abbandonando definitivamente la retorica dell’invasione e della continua emergenzialità per concentrare ogni sforzo in una gestione ordinata dell’immigrazione, attraverso la costruzione di canali di ingresso legali e politiche di cooperazione, il superamento della Bossi-Fini, la cancellazione del Memorandum con la Libia, incentivando l’accoglienza diffusa».

«Infatti sulle politiche migratorie il governo Meloni persevera con un approccio sia emergenziale che persecutorio delle persone straniere presenti sul territorio italiano. I nuovi fondi per il rafforzamento della rete dei Cpr stanziati nella legge di bilancio 2023, l’ultimo decreto immigrazione, la dichiarazione di stato di emergenza e la narrazione quotidianamente riproposta, raccontano di una falsa emergenza immigrazione e di un falso rischio invasione. Persino la tragedia di Cutro è diventata l’occasione per complicare ancor più le operazioni di soccorso in mare, disporre ulteriori strette sui diritti delle persone migranti e il loro accesso alla protezione, rimuovere garanzie».

«Con l’abolizione della protezione speciale decine di migliaia di persone, con legami familiari e percorsi di integrazione, studio, lavoro avviati, rischiano di trovarsi senza permesso e dunque in condizione di irregolarità. Sul fronte dell’accoglienza il governo – conclude Fratoianni – concentra tutti gli sforzi sull’accoglienza straordinaria e i rimpatri, cancellando progressivamente quella diffusa, in particolare attraverso il potenziamento dei Centri per il rimpatrio, luoghi di segregazione e discriminazione, spazi fuori dal diritto».

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