Sostituzione etnica, Conte (M5s): "Parole che ci rendono ridicoli di fronte al mondo"
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Sostituzione etnica, Conte (M5s): "Parole che ci rendono ridicoli di fronte al mondo"

Giuseppe Conte, leader del M5s: «Quelle del ministro Lollobrigida sono parole di chi non conosce la storia dell'Italia. Non dobbiamo essere ridicoli anche agli occhi dell'Europa e del mondo»

Sostituzione etnica, Conte (M5s): "Parole che ci rendono ridicoli di fronte al mondo"
Giuseppe Conte
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19 Aprile 2023 - 14.55


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Giuseppe Conte, leader del M5s, era al congresso della Cisal a Roma, un’occasione per commentare le parole di Francesco Lollobrigida sulla presunta sostituzione etnica. 

«Quelle del ministro Lollobrigida sono parole di chi non conosce la storia dell’Italia che è fatta di dominazioni. Noi siamo al centro del Mediterraneo che è un incrocio di civiltà. Oggi parlare di sostituzione etnica significa voler usare un’arma di distrazione di massa rispetto ai problemi che abbiamo». 

«Questo governo si metta d’accordo con se stesso. Nel Def hanno scritto che ovviamente i migranti e gli immigrati ci servono per ridurre il debito, abbiamo un sistema pensionistico che non si regge in prospettiva e dall’altra fanno queste crociate di segno reazionario», ha proseguito il leader pentastellato. «Non dobbiamo essere ridicoli anche agli occhi dell’Europa e del mondo», ha concluso.

“Il Pnrr deve riguardare tutta l’Italia, attenzione se abbiamo preso tutti quei soldi è perchè abbiamo un forte divario, territoriale e di genere, c’è un Sud anche in tante aree disagiate del Nord. Non possiamo sprecarlo, dobbiamo lavorare tutti insieme, ma questo governo mi preoccupa.

Anche al ministero del Lavoro vedo realizzarsi un disegno neo dirigista di stampo corporativo, si crea una cabina di regia il cui tessuto connettivo sono le strutture di vertice… Si dà spazio alle partecipate di Stato e ai sindacati amici: non si governa così, non si governa solo guardando a blocchi sociali di riferimento ma agli interessi di tutto”.

“Spero che il governo accolga l’invito a creare un tavolo di lavoro per non sprecare niente, serve massima trasparenza, il Pnrr non è un progetto governativo ma dell’intera comunità nazionale, quindi mettiamo le carte sul tavolo”.

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