Renzi ipotizza una 'campagna acquisti' nel Pd e manda la Paita ad attaccare Elly Schlein
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Renzi ipotizza una 'campagna acquisti' nel Pd e manda la Paita ad attaccare Elly Schlein

La presidente del Gruppo Azione Italia Viva Raffaella Paita, commenta le parole della Segretaria del Partito democratico Elly Schlein e cerca di delegittimare la segretaria

Renzi ipotizza una 'campagna acquisti' nel Pd e manda la Paita ad attaccare Elly Schlein
Raffaella Paita di Italia Viva
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20 Aprile 2023 - 11.17


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Correttezza vuole che quello che merita il Partito Democratico è affare interno del Pd, visto che ha scelto la segretaria attraverso le primarie. Ma la strategia del Terzo Polo ormai sgretolato e adesso di Italia Via è chiara: attaccare frontalmente il Pd nella speranza di imbarcare alcuni cosiddetti riformisti (termine improprio perché il riformismo era una corrente del socialismo e non una succursale del liberalismo o del liberismo) e cattolici democratici nelle fila di Renzi o nel ‘terzopolino’ federativo. E quindi partono gli attacchi a Elly Schlein. Questa volta attraverso Raffaella Paita.

 «La conferenza stampa di Elly Schlein di ieri dimostra un’ambiguità che un partito con una grande storia riformista come il Pd non si merita». Lo scrive sui suoi profili social la Presidente del Gruppo Azione Italia Viva Raffaella Paita, commentando le parole della Segretaria del Partito democratico Elly Schlein.

«Il termovalorizzatore sì, ma solo perché ha ereditato la scelta. Altrimenti, avrebbe detto no? Ambigua anche sul dimensionamento dell’impianto. A me pare chiaro cosa serve a Roma sugli impianti di trattamento rifiuti. A lei no? – si chiede la capogruppo – Sì al sostegno all’Ucraina, ma niente aumento delle spese militari. Schlein ieri ha riportato la sinistra indietro di decenni, facendo diventare il Pd una copia più presentabile del M5S. Immagino poi la difficoltà dei cattolici e delle femministe nel sentire la propria segretaria dirsi favorevole a una forma di sfruttamento come l’utero in affitto: un tema che nulla ha a che fare con i diritti, molto con i desideri individuali». 

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«La necessità di un polo che raccolga riformisti, liberali, cattolici popolari è evidente: serve al Paese, ma serve anche a quegli elettori di centrosinistra che devono sentire la loro segretaria esprimersi come l’avatar di Giuseppe Conte», conclude Paita

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