Conte apre al Pd: "Siamo progressisti con Elly Schlein ci ritroveremo sempre di più"
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Conte apre al Pd: "Siamo progressisti con Elly Schlein ci ritroveremo sempre di più"

Dopo parole che sono state lette come una chiusura verso i democratici oggi Conte usa toni diversi verso Elly Schlein

Conte apre al Pd: "Siamo progressisti con Elly Schlein ci ritroveremo sempre di più"
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23 Aprile 2023 - 19.13


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Ieri parole che sembravano una chiusura, oggi segnali di apertura: “Con il Pd della Schlein «confidiamo di poter trovare obiettivi di politica comune, condivisi, per fare insieme delle battaglie». 

Lo ha detto il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, in un’intervista all’agenzia Vista. E’ «chiaro che ritrovandoci insieme sullo stesso fronte a combattere battaglie ci si rafforza nell’azione politica», ha aggiunto per poi rimarcare le differenza con i democratici: l’invio della armi all’Ucraina, il termovalorizzatore e visioni diverse sull’Atlantismo. 

«Noi – ha spiegato – siamo per la conferma della nostra collocazione atlantica ma sempre in modo critico, per poter dare un contributo tra alleati, per allargare l’orizzonte di visione e non immiserirci in una visione bipolare». In questo senso «forse il Pd, che è un partito di sistema, ha atteggiamento, su questi passaggi, più dogmatico», ha chiarito. 

«Ma essendo progressisti entrambi credo che ci ritroveremo sempre di più nel futuro», ha concluso Conte.

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A dire il vero il Pd a guida Elly Schlein non sembra schierato verso un atlantismo acritico. La differenza sostanziale è che Conte – per scelta o per calcolo – non valuta abbastanza i rischi per la sicurezza dell’intera area senza il contrasto della deriva imperialista di Putin e che la trattativa  – che tutti auspicano – non possa iniziare attraverso il disarmo unilaterale di una delle due parti, altrimenti non ci sarebbe nulla da trattare perché le truppe di Putin, da est e dalla Bielorussia potrebbero conquistare Kiev, Odessa e perfino Leopoli in poche settimane.

La pace, per essere pace giusta, ha bisogno di realismo. Al momento, c’è da dire, nessuno degli attori in campo (Papa Francesco, Lula, Macron e tanti altri) ha mai spostato di una virgola la posizione di Putin che vuole dialogare solo a partire dal riconoscimento delle annessioni illegali e dalla smilitarizzazione dell’Ucraina. Che così tra un paio di anni potrebbe essere nuovamente invasa 

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