Prima la sostituzione etnica. Adesso l’etnia italiana. A Lollobrigida continua a scivolare la frizione e puntuale torna alla xenofobia. «Il richiamo all’etnia italiana dell’ineffabile Lollobrigida è il naturale epilogo della gaffe sulla sostituzione etnica. Stavolta non può rifugiarsi dietro l’ignoranza. Il ministro è un provocatore seriale. Meloni lo cacci, sennò significa che condivide queste farneticazioni».
Così Arturo Scotto, deputato del Partito democratico, su twitter.
Pina Picierno critica Lollobrigida
«Lollobrigida prosegue nella sua crociata sull’etnia italiana da tutelare e della razza italiana da salvaguardare. Qualcuno spieghi al ministro che -per quanto queste parole siano un tipico e ormai consueto tentativo dei nostalgici del ventennio- siamo nel 2023, non nel 1923. Il raggruppamento linguistico culturale italiano sopravviverà anche senza il fondamentale contributo di Lollobrigida. Pensi a fare il ministro piuttosto».
Così Pina Picierno del Pd su Fb.