Pina Picierno, esponente del Pd e vicepresidente del Parlamento Europeo, in un intervento pubblicato suLinkiesta ha parlato del nuovo corso intrapreso da Elly Schlein, tracciando però la strada per un percorso riformista.
«Credo che la ricerca di un nuovo e più adeguato e contemporaneo profilo riformista sia da rinnovare, senza che ciò implichi l’oblio, o peggio, il rinnegamento delle nostre passate esperienze. Su questo ho già avuto modo, senza fraintendimenti, di rivendicare le cose giuste quanto gli errori dei 15 anni di esperienza del Partito Democratico».
«Ma bisogna ritornare al qui e ora, a quella ricerca di cui ho fiducia possa essere in qualche modo condivisa pur nella rappresentanza, che dovrà essere più compiuta, del pluralismo. C’è un aspetto che mi rende ottimista: l’avvicinarsi delle elezioni europee e le riforme del funzionamento dell’Unione che in quella occasione dovremo proporre all’elettorato europeo».
«Politica estera e di difesa, ruolo del Parlamento, legge elettorale transnazionale, diritto di veto: questo non è da intendersi come terreno aggiuntivo rispetto a quello della destra, ma come prioritario, perché uno dei discrimini più sostanziali di differenza con l’esperienza di Governo risiederà appunto nel modo in cui intendiamo il processo di integrazione e soprattutto perché le istituzioni europee rappresentano ormai l’architettura di decisioni pubbliche più solida in possesso dei cittadini. Solida, ma che deve essere attraversata da profondi cambiamenti per essere considerata anche vicina».