Ponte sullo Stretto, Lorenzin (Pd): "Che cosa ha fatto cambiare idea a Salvini?"
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Ponte sullo Stretto, Lorenzin (Pd): "Che cosa ha fatto cambiare idea a Salvini?"

Ponte sullo Stretto, Lorenzin (Pd) inchioda Salvini: "Era il primo detrattore, sollevando dubbi sull'utilità e i costi, chiedendo un referendum che facesse esprimere i cittadini, affermando che c'erano profonde criticità sull'opera"

Ponte sullo Stretto, Lorenzin (Pd): "Che cosa ha fatto cambiare idea a Salvini?"
Beatrice Lorenzin
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24 Maggio 2023 - 14.28


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Matteo Salvini non è stato da sempre un sostenitore dell’utilità di costruire il Ponte sullo Stretto. Tutt’altro. Fino a qualche anno fa, il leghista era tra i più aspri detrattori dell’opera, era addirittura arrivato a invocare un referendum per far scegliere i cittadini. L’accusa, alla quale non è ancora arrivata alcuna risposta, viene dalla senatrice del Pd Beatrice Lorenzin.

«Oggi Salvini è il più grande sostenitore del ponte sullo Stretto, ma solo qualche anno fa era il primo detrattore, sollevando dubbi `sull’utilità e i costi´, chiedendo un referendum che facesse esprimere i cittadini, affermando che c’erano `profonde criticità sull’opera´, citando `parecchi ingegneri che dicono´ che il ponte `non sta in piedi´, e ancora che ci sono altre priorità in Sicilia e in Calabria, come l’ammodernamento della linea ferroviaria. Sarebbe utile per tutti capire cosa ha fatto cambiare idea a Salvini, quando ha deciso che un’opera con così tante problematiche (le ultime, non banali, sono che già esistono navi che non passerebbero sotto la campata e che il forte vento bloccherebbe la circolazione sul ponte) che si trascina da decenni con ritardi e dietrofront, sia diventata la sua priorità». 

«Ma soprattutto sarebbe interessante sapere dove sono le risorse per realizzarla. Sorge forte il dubbio che anche questo decreto finirà come gli altri che lo hanno preceduto: in un nulla di fatto costato ad oggi già 900 milioni di euro».

«Oggi la preoccupazione – prosegue Lorenzin – dovrebbe essere quella di realizzare un’opera fatta bene, sostenibile e duratura nel tempo, invece sembra che ci sia ancora una volta una corsa all’applauso, senza alcun confronto sui tanti quesiti aperti per questo progetto».

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