Roberto Calderoli, ministro della Repubblica, è stato condannato a 7 mesi di carcere per aver dato dell’ “orango” all’ex ministra Cecile Kyenge nel 2013. La pena del leghista ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie è stata sospesa e non menzionata nel casellario giudiziario.
L’accusa era di diffamazione aggravata dalla matrice razziale. Si tratta del quarto processo per la vicenda, dopo che la Cassazione aveva annullato le precedenti condanne, via via più miti. «Ricorreremo in appello – annuncia all’AGI il legale di Calderoli, Davide Calvi – e puntiamo all’assoluzione nel merito».
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