Il progetto del Ponte sullo Stretto, tanto voluto da Matteo Salvini e dal governo Meloni, non incontra il favore dell’Anac, l’autorità anticorruzione. «Purtroppo, sempre più spesso, in questa tipologia di contratti rileviamo uno squilibrio nel rapporto tra il concedente pubblico e la parte privata, a danno del pubblico, sul quale finisce per essere trasferita la maggior parte dei rischi», ha dichiarato il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Giuseppe Busia.
«Notazioni analoghe sono state svolte con riferimento al recente decreto-legge che, sulla base di un progetto elaborato oltre dieci anni fa, ha riavviato l’iter di realizzazione del ponte tra Sicilia e Calabria. Sono stati, al riguardo, proposti alcuni interventi emendativi volti a rafforzare le garanzie della parte pubblica, non accolti, tuttavia, dal governo in sede di conversione del decreto».
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