Una vergogna, non solo per l’esagerazione, ma anche perché sono stati mediatamente ‘bastonai’ coloro i quali hanno sollevato obiezioni di buon senso nei confronti di questa ondata di santificazione da parte del partito Ruby è la nipote di Mubarak.
«Le sette reti tv generaliste italiane, con una postura leggermente diversa di La7, hanno sperimentato le prove generali di qualcosa che assomiglia abbastanza ad un’informazione di regime. Se questo non sorprende da parte di Mediaset, invece il nuovo corso della Rai, la tv pubblica, dovrebbe produrre qualche allarme».
In particolare, «anche da un punto di vista emotivo, c’è stata una cosa imperdonabile in queste ultime 48 ore: il contrasto tra lo spazio dedicato alla scomparsa di un uomo politico e imprenditore, che ha avuto un peso rilevante negli ultimi 30 anni di storia d’Italia, e lo spazio, assolutamente ridotto, dedicato alla più grave strage del Mediterraneo di questi anni. Non sapremo mai quante sono davvero le vittime, bambini compresi».
Così Gianni Cuperlo aprendo oggi a Bologna il seminario «Promessa democratica. Ritorno al futuro per una nuova idea di partito», promosso dal parlamentare, componente della direzione nazionale Pd, «per rilanciare l’identità del Pd».
Ha aperto i lavori Simona Lembi, della Città Metropolitana di Bologna, che ha passato la parola allo stesso Cuperlo, seguito da Federica Mazzoni, segretaria dem locale, e dal politologo Piero Ignazi, con la relazione «Ritorno al futuro: i partiti e la democrazia». Nella sala Biagi, piena, arrivano amministratori o ex amministratori locali come Igor Taruffi, Marilena Pillati, Duccio Campagnoli e Massimo Gnudi. Anche il sindaco Matteo Lepore, tra gli altri ospiti.