Calenda apre le porte a D'Amato (Pd): "Sarei felicissimo se chiedesse di entrare"
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Calenda apre le porte a D'Amato (Pd): "Sarei felicissimo se chiedesse di entrare"

Carlo Calenda sul possibile addio di Alessio D'Amato al Pd: «Cominciano ad essere tante le ragioni di dissenso con la linea di Schlein, del tutto legittima perché ha vinto le primarie. Forse è tempo di costruire un'area liberal-democratica vera».

Calenda apre le porte a D'Amato (Pd): "Sarei felicissimo se chiedesse di entrare"
Carlo Calenda
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19 Giugno 2023 - 10.30


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Carlo Calenda corteggia da tempo Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità della Regione Lazio per il Pd. Dopo lo strappo con le dimissioni dal consiglio regionale, il leader di Azione prova l’ultimo affondo. «D’Amato l’ho sentito tante volte, è persona di grande qualità, sarei felicissimo se chiedesse di entrare in Azione». Queste le parole di Calenda ad Agorà, in diretta su Rai 3.

«Cos’accadrà non glielo so dire, chiedetelo a lui», ha aggiunto. «Ci sono tante persone in sofferenza nel Pd – ha spiegato il leader di Azione. «Sarei felicissimo», se me lo chiedesse «ma non l’ha fatto», ha proseguito. «Come sarei felicissimo di accogliere gli amministratori perchè si misurano con la necessità di fare accadere le cose, non solo chiacchiere». 

«Non vedo una possibile alleanza con il Pd perché non condivido la linea con i Cinque Stelle. Io penso che servano grandi investimenti infrastrutturali, penso che la transizione ecologica sia una cosa molto complessa che non si risolve dicendo che tutto è rinnovabile perché non funziona, non penso che i problemi del lavoro si risolvano con i sussidi a pioggia». 

«Considero la politica dei 5 Stelle una politica che è stata molto dannosa per il Paese, poi se si vuole fare un discorso sulla sanità fatto bene, o sul salario minimo contrattuale, non quello proposto da Cinque Stelle che distruggerebbe la contrattazione nazionale, certo che ne discutiamo perché da quando siamo nati quello che ci interessa è solo cercare di mettere a posto il Paese: del resto non me ne importa niente». 

Calenda ha poi parlato della recente riforma Nordio. «L’abuso di ufficio è una posizione tradizionale del Partito Democratico, però cominciano ad essere tante le ragioni di dissenso con la linea di Schlein, del tutto legittima perché ha vinto le primarie. Forse è tempo di costruire un’area liberal-democratica vera».

«Sulla riforma della giustizia noi l’abbiamo presentata identica, che persona sarei e che partito saremmo se a questo punto dicessimo no solo perché la propone il centrodestra? Questo è il grande problema dell’Italia. È morto Berlusconi, ma continuiamo a essere berlusconiani o antiberlusconiani».

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