Laura Boldrini, deputata del Pd, ha duramente attaccato il governo Meloni in Commissioni Esteri, a proposito dei rapporti instaurati col governo tunisino.
«Per il Governo la Tunisia è un Paese sicuro. Un’affermazione azzardata e improvvida. Il presidente tunisino Kaïs Saïed ha ormai accentrato nelle proprie mani tutti i poteri: ha sciolto il Parlamento e il Consiglio della magistratura, ha fatto arrestare sindacalisti, esponenti e leader dell’opposizione, ha incitato all’odio razziale contro i migranti subsahariani accusati di programmare una sostituzione etnica».
«Ciò nonostante, il nostro Governo ci viene a dire che chi proviene da un Paese così, in cui si sta costruendo una vera e propria dittatura, non avrebbe ragione per chiedere la protezione internazionale perché proveniente da un paese di origine sicuro? Ma ci credete davvero?».
«La realtà è che non volete vedere questa stretta autoritaria perché siete ossessionati da un’unica cosa: che vengano fermati i migranti, costi quel che costi. E per ottenere questo risultato la Presidente del Consiglio è andata a Tunisi per ben due volte nel giro di una settimana, a implorare l’autocrate Saïed di bloccare i migranti prima che partano. E chi se ne importa se tra quelli che vogliono lasciare la Tunisia ci sono persone che per le loro idee vengono arrestate e portate in carcere o cose anche peggiori. Ma che Paese stiamo diventando?».
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