Carlo Giovanardi continua a sostenere l’ipotesi della bomba a bordo de Dc-9 che il 27 giugno del 1980 precipitò a Ustica. In diretta a Cusano Tv, l’ex senatore ha ribadito quella che lui sostiene essere una verità storica ma che, in realtà, è una tesi alla quale gli esperti non credono più da tempo.
«Ora è assolutamente certo che l’aereo è esploso per una bomba collocata nella toilette di bordo, adesso i magistrati devono andare a scoprire chi ha messo quella bomba. Si aprono tante poste tra cui quella della minaccia di rappresaglia che Arafat e il fronte nazionale della Palestina avevano portato avanti richiamandosi all’accordo in base al quale secondo loro potevano far passare armi impunemente dal nostro Paese e in cambio non avrebbero fatto attentati».
«Chi parla di battaglie aeree non ha visto le carte e non le hanno viste perché incredibilmente, solo nel dicembre del 2022 col governo Draghi sono state depositate nell’archivio di Stato e quindi ne siamo in possesso. Nel carteggio che io come membro della Commissione Moro ho già potuto vedere. Cioè dopo il sequestro dei missili ad Ortona e l’arresto di Abu Saleh che era il referente del fronte di liberazione della Palestina, il crescendo di minacce delle frange estremiste dei palestinesi che minacciavano una rappresaglia se non veniva liberato Abu Saleh, questi venne invece condannato e il 27 giugno al mattino parte il capogramma da Beirut del nostro addetto alla sicurezza dell’ambasciata che avvisa che siamo nell’imminenza dell’attentato, che scatta puntualmente con l’esplosione dell’aviojet. Io purtroppo queste cose non le ho potute dire l’anno scorso».
«Il processo penale è arrivato fino in Cassazione, ha assolto con formula piena tutti i generali dell’aeronautica che avevano rinunciato alla prescrizione e ha scritto nero su bianco nella sentenza penale passata in giudicato che quella della battaglia aerea è una trama degna di un film di fantascienza. Una sommatoria di balle che sono servite a fare film, a vendere canzoni, sceneggiati etc. Il fatto che tutto sia stato segretato è dovuto agli accordi con la resistenza palestinese per evitare attentati. Tra gli anni ’70 e ’80 dato il grande numero di attentati i governi cercavano il modo di mettersi a riparo, solo in Italia tutto questo si è tradotto in una politicizzazione e nell’indicazione da parte della allora parte politica che era contro francesi e americani, poiché stavano con l’Unione Sovietica».