Carlo Calenda ha organizzato una conferenza stampa contro la giunta Gualtieri, sindaco di Roma. Un lungo elenco di mancanze che, secondo il leader di Azione, ha portato la Capitale a essere “fuori controllo”. Calenda era tra i candidati per il Campidoglio e, una volta persa la sfida elettorale, ha rinunciato al suo posto nel consiglio comunale di Roma.
«Quella di Gualtieri non è una navigazione a vista. Non naviga. Ha una concentrazione di poteri e di risorse che raramente ci sono state in questa città. Ma non c’è nessun coordinamento ad esempio sui servizi. La città non è governata e va avanti per inerzia».
«Penso che la città sia fuori controllo. Gualtieri ha i poteri, ha i soldi, ma evidentemente non ha avuto la capacità e la volontà per dar vita a qualsiasi cambiamento in questa città oggi allo sbando. Sulla questione del decoro urbano non è stato fatto quasi nulla – ha detto -. Sui trasporti la situazione taxi sta diventando invivibile, servono più licenze».
«Era chiaro che il Pd romano è legato a ogni singola lobby che esiste in questa città e che non c’è alcuna possibilità di cambiare le cose».
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