Calenda: "Col Pd alleanza impossibile, noi troppo distanti da Elly Schlein"
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Calenda: "Col Pd alleanza impossibile, noi troppo distanti da Elly Schlein"

Calenda chiude le porte al Pd: "Un'alleanza è impossibile: con la linea di Schlein c'è troppa distanza. La segretaria ha legittimamente impresso una svolta a sinistra".

Calenda: "Col Pd alleanza impossibile, noi troppo distanti da Elly Schlein"
Il segretario di Azione Carlo Calenda
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26 Giugno 2023 - 10.19


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Carlo Calenda è tornato a parlare del Pd e di un’alleanza per lui improbabile, vista la vicinanza con l’odiato M5s di Giuseppe Conte. In un’intervista a Il Messaggero, il leader di Azione ha toccato diversi temi. «Se Schlein convergesse sulle tesi grilline, che lo ricordo vanno dalla contrarietà al Mes fino al no all’invio di armi a Kiev, il Pd si spaccherebbe in due. Dunque credo che continueranno ad abbracciarsi in piazza, ma le differenze resteranno inconciliabili».

Esclude di creare un fronte opposto alla destra con Pd e 5S? «Totalmente. Azione è nata proprio quando Italia viva, Pd e M5s hanno dato vita al governo Conte II. Il nostro obiettivo è costruire un centro liberale e riformista che aiuti a superare il bipolarismo».

Se il Pd ‘mollasse’ il M5s? «Dipende cosa sarà diventato il Pd in quel momento. Allo stato attuale, un’alleanza è impossibile: con la linea di Schlein c’è troppa distanza. La segretaria ha legittimamente impresso una svolta a sinistra: dall’economia, con la proposta di una patrimoniale, all’ambiente, col no ai termovalorizzatori e sposando la linea di Frans Timmermans che io giudico folle. Ma sui singoli temi possiamo creare convergenze».

Il ministro Santanché si deve dimettere? «Report ha sollevato accuse gravissime. Santanchè venga a risponderne in Aula: se non è in grado di chiarire, deve dimettersi. Il problema non è la rilevanza penale, ma il fatto che quelli denunciati sono comportamenti inaccettabili: un ministro dev’essere al di sopra di ogni sospetto. Se è in grado di chiarire, resti. Altrimenti lasci». Forza Italia può sopravvivere, senza Berlusconi? «Non lo so. Il rischio è finire assorbiti dalla Meloni. Forza Italia è Berlusconi: senza di lui, forse non è».

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