Lavoro, Orlando (Pd): "Salario minimo, costo della vita e sanità pubblica: il governo agisca"
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Lavoro, Orlando (Pd): "Salario minimo, costo della vita e sanità pubblica: il governo agisca"

Lavoro, Orlando (Pd): «L'iniziativa politica non può che partire, in un momento come questo, da temi economici e sociali per le condizioni in cui versa il Paese. Sanità pubblica, salario minimo, aumento salariale».

Lavoro, Orlando (Pd): "Salario minimo, costo della vita e sanità pubblica: il governo agisca"
Andrea Orlando
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27 Giugno 2023 - 14.22


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L’ex ministro del Lavoro e deputato del Pd Andrea Orlando in una intervista a QN ha ribadito la necessità di misure profonde e immediate sulla retribuzione, che con l’inflazione galoppante ha subito l’ennesima discesa verso il basso.

«L’iniziativa politica non può che partire, in un momento come questo, da temi economici e sociali per le condizioni in cui versa il Paese. Sanità pubblica, salario minimo, aumento salariale, difesa del reddito di cittadinanza, aumento dei tassi di interesse sui mutui per famiglie e imprese. Sulla difesa della sanità pubblica e sul salario minimo ci sono le condizioni per mettere insieme tutte o quasi le opposizioni, ma aggiungerei a questi temi anche quello del contrasto agli effetti determinati dall’aumento dei tassi d’interesse sui mutui che stanno impoverendo non solo le imprese, ma anche molti cittadini».

Sul reddito di cittadinanza: «La legge scritta dal M5s aveva senza dubbio dei limiti ma affrontava in modo, a mio parere proporzionato, in termini di risorse il tema della povertà, che è uno dei motivi di scontro con la destra di governo. Contro il RdC si sono mossi tutti coloro che sono contrari a qualunque forma di redistribuzione del reddito e chi ha visto una concorrenza del sussidio con i salari più bassi e con quelli della zona grigia».

«La destra lo ha attaccato per corrispondere a queste posizioni presenti nella società italiana. Aggiungo che senza un salario minimo la scelta di continuare con gli sgravi alle imprese per favorire nuove assunzioni non va ad incidere automaticamente sulla riduzione della povertà. Il 20% dei percettori del vecchio reddito erano lavoratori che, nonostante un contratto, restavano largamente sotto la soglia di povertà. Insomma, contrariamente al passato, uscire dalla disoccupazione non significa automaticamente uscire dalla povertà. Da una ricerca di due anni fa il lavoro povero riguarda quasi un quinto dei lavoratori».

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