Il caso Santanché non deve passare in seconda pagina. La ministra del Turismo non ha ancora riferito al Parlamento, le accuse che le sono piovute addosso da alcuni suoi ex dipendenti e fornitori durante una puntata di Report non hanno ancora una risposta. La vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, in un’intervista a Il fatto Quotidiano è tornata a chiedere le sue dimissioni.
Il tema «è etico e politico, non si tratta di una questione giudiziaria, né mediatica». Se la ministra Santanchè «avesse avuto senso delle istituzioni si sarebbe già dovuta dimettere».
I nodi e le accuse verso la ministra emersi dall’inchiesta di Report sono «questioni molto lesive nei confronti dei lavoratori. Senza contare che l’uso illegittimo della cassa Covid in un momento così delicato per il nostro Paese è imperdonabile. È poi anche un brutto capitolo per la buona imprenditoria italiana».
Per quanto riguarda il sì dell’esecutivo all’ordine del giorno sul tema «penso che il governo abbia guardato solo l’impegno a potenziare i controlli, a vigilare sui comportamenti e a sanzionare chi si è comportato in maniera fraudolenta rispetto alle regole sulla cassa integrazione per il Covid-19. Il nome di Santanchè non era citato lì, ma nelle premesse. Però evidentemente delle tensioni ci sono».
Per Chiara Gribaudo «le accuse pesano molto sulla maggioranza – sottolinea -. Non mi sembra che ci sia una difesa così convinta da parte del governo». Santanchè «sta mettendo molto in imbarazzo l’esecutivo di Meloni, in un momento in cui lei cerca di rassicurare l’Europa senza riuscirci».
