Il governo Meloni e i suoi esponenti, ogni giorno alzano l’asticella del grottesco. Intervenendo alla festa di Gioventù Nazionale “Fenix”, la ministra Eugenia Roccella si è scagliata contro le persone che danno ai cani dei nomi umani. E non è uno scherzo, nonostante la cosa possa risultare quantomeno ridicola.
“Io sono animalista, amo moltissimo cani e gatti, ho un cane e quattro gatti. Però, quando mi capita di portare il cane ai giardinetti, sento il richiamo dei proprietari rispetto ai propri cagnolini e sento Giovanni, Eugenio, Riccardo, addirittura nomi compositi: ho sentito pure Giovanni Maria”.
“Comincia a diventare effettivamente abbastanza una confusione non casuale perché questo tentativo di appaiare in qualche modo i nomi umani che si danno ai bambini a quelli dei cani è sintomo di un desiderio, di un bisogno che evidentemente c’è: un bisogno di affettività, un bisogno in qualche modo di famiglia che però viene trasferito in maniera impropria sugli animali, sui cagnolini e così via”.
“Anche Papa Francesco recentemente ha ricordato che si vedono passeggini che girano per la città e poi dentro trovi il cagnolino, ma questo appunto è una spia di una situazione che stiamo vivendo e che fa si che il nostro futuro, quando si parla di ‘Next generation’, sarà sempre piщ striminzita, sempre più piccola, perché quello che manca intorno a bisogni che sono ancora gli stessi, bisogni di affettività, calore, famiglia e comunità, manca una cultura che accompagni questi bisogni. Manca una cultura a difesa della vita, dell’umano, che sostenga la vita, l’umano e questi bisogni”.
Argomenti: governo meloni