Maurizio Landini, segretario della Cgil, mette una pietra tombale sulle finte trattative proposte dal governo. «Il rapporto con il governo è pessimo. Di fatto oggi ci hanno convocato, ma sono tavoli finti, dove non c’è nessuna discussione. Se tu mandi il ministro del Lavoro a discutere di pensioni e non ti dice quanti soldi ha per fare la riforme delle pensioni e non non apre alcuna trattativa è una cosa finta, è una discussione finta».
«Se ti manda il ministro della Salute e ti dice che ti dà degli altri tavoli, ma non ti dice se aumenteranno la spesa sanitaria, non ti dice se faranno le assunzioni, non ti dice quanti soldi mettono per il rinnovo dei contratti a cosa servono?», chiede Landini.
«Le trattative debbono servire a risolvere dei problemi. Noi abbiamo avanzato delle richieste: se pensi all’evasione fiscale come la combatti? Quale riforma fiscale vuoi fare?».
«Ad oggi noi siamo di fronte a un governo che ha scelto di non discutere con le organizzazioni sindacali. Non sta riconoscendo le organizzazioni sindacali, che può piacere o no, ma rappresentano milioni di persone nel nostro Paese, non gli sta riconoscendo il ruolo che debbono avere. Di soggetti che debbono negoziare i diritti delle persone che per vivere bisogno di lavorare».
«In Italia il 95 per cento dell’Irpef la pagano i lavoratori dipendenti e i pensionati. Con chi la deve discutere la riforma del fisco, se non con quelli che pagano le tasse?».
«Superare la precarietà nel lavoro con chi la deve discutere? In realtà questi la stanno allargando. Quindi se è così, le cose non stanno funzionando. L’abbiamo detto al governo», ha concluso Landini, «abbiamo cominciato a mobilitarci è chiaro che se continua così dovremo senz’altro intensificare la nostra mobilitazione, perché ad oggi non si stanno dando risposte a chi tiene in piedi questo Paese».
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