Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso da Cosa Nostra, non usa mezzi termini per commentare la riforma della giustizia annunciata dal ministro Carlo Nordio. “Se è una norma a favore della mafia? Assolutamente sì. È una riforma fatta a uso e consumo della mafia”.
“Sembra voler completare il manifesto di rinascita democratica di Licio Gelli i cui punti da governi di destra e di sinistra sono stati uno dopo l’altro attuati. Questa riforma Nordio dà il colpo finale”, dice Borsellino.
“Io lo considero come un gravissimo attacco al patrimonio di leggi che mio fratello e Giovanni Falcone ci hanno lasciato, e smantellare questo loro lascito mentre a parole li si proclama eroi va in un senso che non è quello che mi aspetterei io da uno stato che vuole veramente combattere la mafia”.
Il ministro della giustizia Nordio parla di “rimodulare” il concorso esterno in associazione mafiosa: “lui parla di una rimodulazione, ma cosa vuol dire? Perché cambiare questa cosa? Quindi si sono sbagliati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone?”, si chiede Borsellino intervistato a Radio Capital, “Perché continuate a dire di volere attuare il loro patrimonio? Lo dicono a parole ma agiscono in senso contrario. Significa strizzare l’occhio alle mafie”.
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