Elly Schlein al vertice del Pse: "Salario minimo, ecologia e non solo: ecco le nostre sfide comuni"
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Elly Schlein al vertice del Pse: "Salario minimo, ecologia e non solo: ecco le nostre sfide comuni"

Elly Schlein al vertice del Pse: «La proposta di istituire per legge un salario minimo ha il sostegno del «75% delle italiane e degli italiani» e il governo di Giorgia Meloni «non può voltare la faccia dall'altra parte» davanti ai «poveri che lavorano».

Elly Schlein al vertice del Pse: "Salario minimo, ecologia e non solo: ecco le nostre sfide comuni"
Elly Schlein alla Camera dei deputati
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18 Luglio 2023 - 11.13


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Elly Schlein ha partecipato a Bruxelles al pre vertice del Partito socialista europeo, a cui hanno partecipato anche i leader dei Paesi dell’America latina. La segretaria del Pd ha fatto il punto della situazione su alcuni temi caldi del momento.

«Abbiamo riconfermato l’impegno comune sulla giustizia sociale; abbiamo parlato questa mattina di salario minimo, di alzare i salari delle persone, di aumentare il potere d’acquisto rispetto a un’inflazione che si è alzata, anche per effetto della guerra; abbiamo parlato di come accompagniamo una conversione ecologica che possa anche produrre lavoro di qualità e buona impresa e ritrovare un equilibrio con il pianeta che altrimenti è compromesso per le nuove generazioni».

«Abbiamo parlato di tante sfide comuni che ci vedono uniti, che ci vedono compatti. Sono particolarmente felice di aver potuto partecipare questa mattina ad un vertice di questa importanza». 

«Un incontro molto importante, quello che si è tenuto questa mattina con i leader progressisti d’Europa e del sud America: è un’amicizia, una partnership che va molto rafforzata e su questo deve insistere l’Ue. Abbiamo affrontato qui sfide comuni importanti, sfide che ci uniscono anche contro i tentativi dell’estrema destra di scegliersi un nemico al giorno e sono gli stessi in tutto il mondo: sono le persone diverse, sono le donne emancipate, sono i migranti, sono adesso anche gli ecologisti e le misure contano il cambiamento climatico». 

«Noi qui invece abbiamo tanto in comune, abbiamo da prenderci cura delle persone, delle nostre comunità, e riuscire a prenderle per mano attraverso le paure che attraversano le nostre società e quelle paure sono dovute alle grandi trasformazioni che stiamo vivendo», ha concluso. 

«La proposta di istituire per legge un salario minimo ha il sostegno del «75% delle italiane e degli italiani» e il governo di Giorgia Meloni «non può voltare la faccia dall’altra parte» davanti ai «poveri che lavorano».

«Di salario minimo è giusto che si parli – afferma Schlein – perché le opposizioni sono riuscite a unire le loro forze e proprio tra poco inizia la discussione in commissione, dove il Partito Democratico continuerà a difendere l’idea che bisogna contrastare il lavoro povero: tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori, secondo l’Istat, sono poveri anche se lavorano».

«Il governo di Giorgio Meloni – continua – non può voltare la faccia dall’altra parte su una misura peraltro su cui i sondaggi dicono che c’è un supporto del 75% delle italiane degli italiani. Quindi noi continueremo a batterci e non molleremo di un centimetro su questa importante proposta», conclude.

Il memorandum d’intesa siglato tra Ue e Tunisia è basato, come gli accordi stretti nel passato con «Turchia» e «Libia», sul tentativo di «esternalizzare le frontiere» dell’Ue, un approccio con il quale «non posso essere d’accordo». Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein, a Bruxelles a margine del prevertice del Pse, nella seconda giornata del summit Ue-Celac.

«Penso – afferma Schlein – che sia il solito tentativo di esternalizzare le frontiere, senza curarsi del rispetto dei principi di democrazia e senza curarsi del rispetto dei diritti fondamentali delle persone. Non condividiamo un approccio che tende, in un’ottica securitaria, a focalizzarsi solo sull’aspetto di frenare i flussi migratori, quando però al contempo sappiamo quali sono gli sconvolgimenti che la Tunisia sta vivendo dal punto di vista del rispetto della democrazia, ma anche economico e sociale. E’ un approccio che abbiamo già visto in passato: l’abbiamo visto con altri Paesi, lo abbiamo visto con la Turchia, lo abbiamo visto con la Libia. Non posso trovarmi d’accordo con questo approccio».

A chi obietta che il memorandum d’intesa Ue-Tunisia di fatto non è molto diverso dalle intese che la Spagna ha da tempo, sotto governi di ogni colore, con i Paesi della costa atlantica africana, per limitare le partenze dei migranti irregolari, Schlein non replica: «Io vi ringrazio, ma se non prendo l’aereo….», dice, prima di rispondere ad una domanda sul salario minimo.

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