Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs, era davanti a Montecitorio per presentare il Dossier incendi. L’esponente ecologista ha parlato della drammatica situazione del sud del Paese.
«Dall’inizio dell’anno a oggi, in Italia, sono stati bruciati oltre 53,5 mila ettari di boschi, una superficie pari a quelle del Molise e Roma messe insieme, con un aumento di 11.000 ettari rispetto al 2022. Ma abbiamo una flotta antincendi assolutamente insufficiente mentre il governo decide di impegnare ingenti risorse finanziarie, parliamo di cifre nell’ordine dei 4-6 miliardi di euro, per l’acquisto di carri Leopard, oppure addirittura quasi 15 miliardi per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Sono necessari immediati investimenti per rafforzare il nostro sistema di difesa dagli incendi e che si provveda al ripristino del Corpo forestale dello Stato».
«Adesso dobbiamo affrontare la questione del ri-orientamento dei fondi del Pnrr che avrebbero dovuto essere destinati all’emergenza dissesto idrogeologico. Questa mossa rappresenta un attacco all’intero processo di transizione ecologica, rischiando di infliggerle un colpo potenzialmente mortale. Infatti, nonostante le dichiarazioni della presidente Meloni, che si mostra intenzionata a formulare un piano di lotta contro il dissesto idrogeologico, l’azione concreta è quella di sottrarre a quella lotta ben 16 miliardi di euro, fondamentali per garantire la sicurezza del nostro Paese. Tali decisioni non solo si rivelano inadeguate, ma rischiano anche di minare la necessaria transizione ecologica per la salvaguardia del nostro territorio e dei cittadini italiani»
«Da Mattarella e Guterres arriva l’allarme: siamo pesantemente in ritardo. Un messaggio importante che però non arriva alle orecchie di governo e maggioranza che continuano a parlare di fanatismo ecologista per perpetrare le loro politiche diametralmente opposte agli obiettivi climatici. Ne è un esempio il Pniec del ministro Pichetto Fratin che punta a trasformare l’Italia in un hub europeo del gas e non delle rinnovabili. In attesa che Pichetto Fratin, sciolga il suo dilemma shakespeariano, capendo se il cambiamento climatico dipende dall’uomo o dalla Terra, gli invio come dono per una lettura estiva il report scientifico dell’Onu nel quale viene indicato in maniera chiara quali sono le ragioni del cambiamento climatico e quali le soluzioni da adottare. Che un ministro dell’Ambiente non sappia questo francamente non penso sia solo disarmante per noi ma per tutto il Paese».
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