Strage di Bologna, Giorgia Meloni non nomina i neofascisti e chiede verità: "Desecretare gli atti"
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Strage di Bologna, Giorgia Meloni non nomina i neofascisti e chiede verità: "Desecretare gli atti"

Strage di Bologna, Meloni: “Giungere alla verità sulle stragi che hanno segnato l'Italia nel Dopoguerra passa anche dal mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo".

Strage di Bologna, Giorgia Meloni non nomina i neofascisti e chiede verità: "Desecretare gli atti"
Carlo Nordio e Giorgia Meloni
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2 Agosto 2023 - 11.01


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“Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all`Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci. Sono trascorsi 43 anni ma, nel cuore e nella coscienza della Nazione, risuona ancora con tutta la sua forza la violenza di quella terribile esplosione, che disintegrò la stazione di Bologna e uccise 85 persone e ne ferì oltre duecento”. 

“Nel giorno dell’anniversario rivolgo ai familiari il mio primo pensiero. A loro va vicinanza, affetto, ma anche il più sentito ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità, anche attraverso le associazioni che li rappresentano, in costante contatto con la Presidenza del Consiglio”.

“Giungere alla verità sulle stragi che hanno segnato l’Italia nel Dopoguerra passa anche dal mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo. Questo Governo, fin dal suo insediamento, ha accelerato e velocizzato il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più facilmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai Governi precedenti”.

Come al solito Giorgia Meloni evita di dire la parola fascisti e con la storiella di ‘desecretare gli atti’ non fa altro che rilanciare in maniera surrettizia la storiella della responsabilità palestinese. Ma furono i fascisti.

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