Le polemiche sollevate dopo la quantomeno improvvida uscita di Piero Fassino, a proposito degli stipendi dei parlamentari, hanno permesso al Pd di chiarire quale sia la posizione in merito alla questione. Con un lungo post sui sociale, Marco Furfaro ha voluto sottolineare la distanza dei democratici con quanto sostenuto dall’ex sindaco di Torino.
“Ci tengo a scrivere qualche precisazione sugli stipendi dei parlamentari che da ieri purtroppo ha preso il sopravvento anche sulla questione del reddito e del salario minimo (il che già spiega tutto)”.
“Primo: il nostro è uno stipendio d’oro. E lo sarebbe anche se fosse di 3000 euro. Perché siamo in un Paese in cui i salari sono bassissimi e bisogna avere rispetto di 3,5 milioni di lavoratori poveri. Chiediamo il salario minimo proprio per questo”.
“Secondo: il populismo non si combatte così. Anzi, così si fomenta solo odio e distanza dalla politica. E si fa un danno anche a chi ogni giorno mette tutto il proprio impegno e la propria passione al servizio degli altri e svolge il proprio ruolo da parlamentare con disciplina e onore. Perché finisce nel calderone come tutti gli altri”.
“Terzo: Fassino è intervenuto in dissenso con il gruppo. Lo ribadisco perché so che ora tutti finiremo in mezzo, ma io voglio difendere una comunità che da settimane sta spendendo tutta se stessa per difendere il reddito e proporre un salario minimo. Ci stiamo battendo per questo, non per gli stipendi (e tanto meno per i vitalizi, dove ieri abbiamo votato a favore del mantenimento del taglio)”.
“Quarto: odg Lupi (che voleva equiparare stipendi dei deputati con quelli dei senatori) è stato accolto perché votato in Ufficio di Presidenza (dove i nostri hanno votato contro). Non è stato votato dai parlamentari in aula. Lo dico perché non sono d’accordo e perché avrei votato contro assieme al gruppo PD”.
“Proprio perché il punto non è essere demagogici, il punto è che c’è un Paese che soffre e che ha bisogno di esempi proprio da chi sta nelle istituzioni”.
“Ora torno a fare il mio dovere, stamattina è stata approvata la legge sull’oblio oncologico. Parliamo di quello. E della battaglia su reddito e salario minimo, che tanti ne hanno bisogno”.
“Buona giornata”.